ATLANTIS ITALIAN AMERICAN MAGAZINE
Spring 2014 ISSUE OUT NOW!
Manifesto per una nuova Europa
Dall’Unione europea all’Europa dei Popoli.
Il prossimo maggio 2014 i cittadini italiani, insieme a tutti i loro concittadini europei, si troveranno a dover compiere una scelta che, mai come in precedenza, influenzerà il futuro dell’Europa e la sua stessa esistenza. L’ipotesi che il completamento del processo d’integrazione e unificazione subisca una pericolosa frenata se non un arresto definitivo, è reale e incombente.
La crisi economica di questi anni, ancora non completamente superata, ha scosso profondamente il tessuto economico e sociale di molti paesi in Europa intaccando la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni politiche e monetarie europee soprattutto nei paesi più deboli dell’Unione.
Facendo leva sulle difficoltà delle famiglie, dei lavoratori, degli imprenditori, dei giovani, dei disoccupati, una corrente di pensiero euroscettico e populista si sta affermando, mettendo a rischio le conquiste e l’intero processo di costruzione della nostra Europa e indebolendone il ruolo a livello geopolitico. Certo, questa Unione europea è completamente da rivedere se non da rifare. Ma è ormai chiaro che senza un’Istituzione europea finalmente democratica e liberale, gli attuali Stati non sono in grado di competere. E’ necessario impegnarsi e fare la nostra parte come europei e come italiani.
La prossima legislatura europea ha un compito fondamentale: realizzare le riforme di cui l’Europa ha bisogno per superare le debolezze della struttura attuale e costruire un nuovo quadro istituzionale, necessario allo sviluppo e al rafforzamento dell’Unione, che abbia una completa legittimazione democratica da parte di tutti i cittadini. Ciò richiede l’unione delle forze di tutti i cittadini europeisti, liberali, riformatori, democratici, federalisti, una guida qualificata e tenace a capo della Commissione e un Parlamento non frammentato.
Tutto questo è possibile soltanto se si riesce a costruire una grande sinergia tra le rappresentanze parlamentari europee e quelle nazionali avendo coscienza che il processo di sviluppo implica che ciascuno operi con efficacia nel proprio ruolo e in una visione comune e coerente. In questo percorso comune l’Italia deve rappresentare un esempio da seguire e riacquistare un ruolo guida propulsivo.
C’è bisogno di un programma serio e condiviso da portare avanti su due binari paralleli: europeo e nazionale. C’è bisogno di ricostruire un’Europa liberale e democratica.
Nella nuova Europa le libertà fondamentali, la giustizia, i diritti civili, la dignità umana, la libertà personale del cittadino, la solidarietà, valori riconosciuti dalla ‘Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea dovrebbero trovare concreta realizzazione attraverso adeguate riforme in tutti i Paesi. L’Europa liberale e riformista garantisce sicurezza, vero diritto alla privacy e libertà di opinione.
La nuova Europa liberale dovrà favorire lo sviluppo economico attraverso i processi di liberalizzazione del mercato dei beni e dei servizi offerti ai consumatori a costi sempre più competitivi grazie al meccanismo trasparente della concorrenza nel pieno rispetto delle regole.
La nostra Europa liberale e riformista rafforzerà l’aumento del reddito dei cittadini grazie alla costante crescita economica e occupazionale. La nostra Europa liberale e riformista guarderà al futuro investendo soprattutto nella formazione e nella ricerca, nell’innovazione tecnologica, nella sostenibilità ambientale e nello sviluppo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.
La nuova Europa liberale e riformista attuerà politiche che permettono e favoriscono la creazione di posti di lavoro, favorendo l’iniziativa imprenditoriale, abbattendo i costi per le imprese, rendendo più flessibile, dinamico e accessibile il mercato del lavoro. Nella nuova Europa liberale e riformista l’associazionismo e il terzo settore saranno riconosciuti come un pilastro importante di una società evoluta e svolgono un ruolo importante di sussidiarietà nell’ambito dei servizi alla persona anche come strumento di alleggerimento dei costi dello stato sociale.
La nuova Europa liberale attribuirà un ruolo fondamentale alla cultura: paesaggio, ambiente e patrimonio culturale rappresentano un unicum e vanno tutelati in un tutt’uno armonico.
Nella nuova Europa democratica i cittadini si potranno sentire pienamente rappresentati dalle istituzioni democraticamente elette attraverso un corretto processo decisionale legislativo e regolamentare, e garantiti da un’adeguata legge elettorale per la formazione del Parlamento europeo. La nuova Europa democratica realizza e garantisce una maggiore vicinanza fra le istituzioni e i cittadini anche attraverso la completa trasparenza degli atti dei vari livelli di governo assicurando altresì la responsabilizzazione diretta delle istanze coinvolte a livello personale. Nella nuova Europa democratica lo stato di diritto, l’indipendenza della magistratura e il ruolo dell’informazione, sono rispettati e inviolabili.
La nuova Europa federale sarà basata su un modello istituzionale che deve operare una distinzione rigorosa tra poteri degli Stati e poteri della federazione, impedendo quindi sovrapposizioni e interferenze. Il livello federale deve avere specifiche funzioni in materie quali la Difesa, la Politica Estera, l’Energia, il Commercio Estero, la Politica Monetaria, il Lavoro, lo Stato sociale, le Telecomunicazioni, e deve tutelare le identità locali lasciando autonomia sulle altre materie agli Stati federati e alle loro regioni, razionalizzando il funzionamento dei vari livelli di governo territoriale sulla base del criterio di sussidiarietà.
La nuova Europa federale rappresenta un soggetto politico unitario in grado di riacquistare il ruolo di leadership che le compete storicamente, rilevanza e prestigio a livello internazionale.
La nuova Europa federale si presenterà compatta e con un’unica voce ai tavoli internazionali in cui nessun paese europeo singolarmente ha modo di incidere significativamente. La politica di sicurezza e di difesa garantirà una maggiore efficacia dei servizi resi.
L’Europa è nata come culla della Civiltà Occidentale e dovrà ritornare a esserlo nel mondo futuro.
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La copertina del numero di Primavera 2014, opera di Lara Monica Costa, è dedicata alle elezioni europee