Dove sta andando la Russia di Putin?/Where is Putin's Russia Headed?

14.12.2024

Parla l'esperto, il generale e docente Giorgio Cuzzelli, che analizza gli obiettivi russi e quelli statunitensi, sottolineando: "Nonostante l'enorme sforzo anche economico di Mosca, Washington non ha eguali nella spesa per la Difesa: il rapporto è di 1 a 10"

Il terzo inverno di conflitto in Ucraina pone una serie di interrogativi che non riguardano soltanto le sorti dello scontro sul campo, ma si spingono fino al futuro dei due attori coinvolti. Da un lato Kiev, dove il neo segretario della NATO, Mark Rutte, si è recato non appena insediato, lo scorso ottobre. Incontrando il presidente Volodymyr Zelensky in quello che è stato il suo primo viaggio alla guida dell'Alleanza, ha ribadito il sostegno incondizionato all'Ucraina, definendola «più vicina alla Nato che mai». Dall'altro, però, c'è anche la Russia, che proprio lo scorso autunno ha deciso un nuovo incremento delle spese militari, tale per cui nel 2025 il Cremlino conta di destinare il 32,5% dei propri investimenti alla Difesa. L'aumento dello stanziamento supera quello già deciso nel 2024 (era pari al 28,3%). Con circa 3 trilioni di rubli in più (32 miliardi di dollari) il prossimo anno la Russia porterà la spesa militare a quota 13,5 trilioni di rubli (oltre 145 miliardi di dollari), ossia ai livelli dell'era sovietica.

Secondo diversi osservatori si tratterebbe di un modo per "drogare" l'economia russa, dopo le numerose sanzioni europee decise contro l'aggressione militare di Mosca in Ucraina. Eppure il Pil del paese ha registrato un andamento positivo sia nel 2023 che quest'anno. Secondo le stime del Fondo monetario internazionale si dovrebbe arrivare a un dato definitivo per il 2024 di +3,2%, scendendo all'1,8% nel 2025. Per capire dove stia andando la Russia di oggi, però, occorre fare un passo indietro e osservare cosa è accaduto negli ultimi oltre 20 anni. «Dal 2001 in poi il Cremlino ha raccolto i miseri resti dell'Armata Rossa che fu, ciò che rimaneva dopo la dissoluzione dell'impero sovietico, che era ridotta a ben poca cosa. Si è quindi cercato di ricomporre la forza militare, prevedendo uno sforzo lunghissimo, lungo 20 anni, che non ha avuto uno sviluppo lineare bensì caratterizzato da progressi e battute d'arresto», premette Giorgio Cuzzelli, già generale di Brigata dell'Esercito, con esperienza in ambito NATO e missioni all'estero, oggi docente presso diverse università e analista esperto di sicurezza internazionale e studi strategici per diverse istituzioni in Italia e all'estero. «Certamente uno degli obiettivi di Mosca è l'ammodernamento del proprio strumento militare, che però punta ad una potenza di tipo convenzionale, terrestre, perché l'obiettivo è soprattutto esercitare una pressione sulle proprie periferie, risultare credibile agli occhi dei propri confinanti. In una parola: far tintinnare le sciabole», chiarisce Cuzzelli. Ciò che viene rafforzato da diversi anni a questa parte è, dunque, soprattutto la componente terrestre, «che peraltro è anche quella più facilmente ammodernabile rispetto, ad esempio, a quelle navali e aerea, che contano su pochi mezzi».

Ma qual è il vero obiettivo di Vladimir Putin? "Drogare" l'economia, come sostiene qualcuno, oppure ridare slancio alla propria Difesa con velleità che vanno oltre i propri confini, come nel caso dell'Ucraina? «Il presidente della Federazione russa mira certamente, fin dal suo insediamento dopo Boris Eltsin, a rimettere in piedi l'economia del Paese, a ricostruire un ciclo economico di domanda e offerta che era stato distrutto dal predecessore, dunque a migliorare il tenore della vita della popolazione. È un obiettivo chiaro fin dal 2011 – spiega l'esperto - Nel primo periodo putiniano l'economia si è concentrata sulla firma di accordi con estero e sulla produzione beni di consumo. Poi, dal 2007, qualcosa è cambiato».

È da allora, infatti, che Mosca manifesta apertamente di non voler più accettare l'unilateralismo statunitense. «Putin dichiara chiaramente, in occasione della Conferenza di Monaco, di non apprezzare e non condividere la leadership statunitense – prosegue Cuzzelli – Da quel momento cominciano il revisionismo russo e l'assertività politico-militare di Mosca nelle relazioni internazionali, a cui si aggiunge quella di tipo economico-commerciale cinese, dando vita a quello viene chiamato "patto di acciaio", anche in realtà tale non è». Nonostante oggi si tema un nuovo espansionismo russo sostenuto anche dalle ingenti spesi militari, però, l'esperto spiega ancora: «Oggi il Cremlino sta investendo molto nello strumento militare, soprattutto dopo la seconda guerra cecena, per lanciare un chiaro messaggio: mettere fine alle possibili insurrezioni alla propria periferia. D'altro canto la stessa Federazione è composta da centinaia di etnie, difficili da gestire e che per Mosca possono essere tenute insieme solo con un netto segnale di indissolubilità e unità. Ancora di più oggi Putin si rende conto che, di fronte agli evidenti problemi del proprio strumento militare, ne occorre uno più moderno e sofisticato, non più solo basato sui grandi numeri. Occorrono meno forze, ma più efficaci e con una maggiore superiorità anche nell'informazione, che rappresenta ancora un punto debole». Spesso, infatti, gli armamenti russi sono stati definiti "vecchi". Di recente sono stati portati a termine nuovi collaudi di dispositivi, come nel caso del missile intercontinentale russo Sarmat, esploso durante i test. Pubblicando alcune immagini satellitari riprese da Ukrainska Pravda nella città russa di Plesetsk, il progetto Osint MeNMyRC ha parlato di flop, ricordando che si era trattato del quarto collaudo dell'arma finita male.

Il paragone con l'Occidente diventa quasi inevitabile, in primis con gli Stati Uniti la cui spesa militare sta crescendo. Secondo lo U.S. Congressional Budget Office, lo stanziamento del dipartimento della Difesa, che ha già superato gli 801 miliardi di dollari nel 2021, è destinato a raggiungere i 915 miliardi entro il 2031, con investimenti mirati nei settori della Marina e dell'Aeronautica. Ad oggi gli Usa hanno il primato di risorse destinate al comparto della difesa, con il 38% della spesa militare globale. «Attenzione, però, perché nonostante i grandi investimenti nella Difesa, rimane una sproporzione evidente rispetto agli USA: da sempre l'America, di cui oggi si sottolinea il riarmo, non ha mai "smontato" la propria Difesa. Basti pensare che spende 700 miliardi di dollari all'anno rispetto ai 70 della Russia, c'è una proporzione di 10 a 1. I fondi destinati al comparto militare sono anche di gran lunga superiori a quelli cinesi, di cui spesso di cita il programma di armamento. Un conto, però, è avere dei piani, anche ambiziosi e moderni, un conto è la reale capacità militare. Oggi Pechino non ha ancora un hardware e un software paragonabili a quelli statunitensi, quindi uomini e mezzi realmente pronti all'impiego», osserva Cuzzelli.

Dove stanno andando, dunque, Russia e Usa? «Senz'altro il riarmo russo riguarda le forze terrestri perché la tradizione militare russa è tale, perché lì sono più forti e perché la componente terrestre più delle altre permette di esercitare quelle pressioni ai propri confini già citate – sottolinea Cuzzelli – Dietro c'è l'idea della vecchia Armata che continua a fare paura. Per questo Mosca sta professionalizzando i militari, ammodernando i mezzi e proseguendo nell'aggiornamento della meccanizzazione con nuovi carri armati, introducendo nuovi veicoli per l'artiglieria e potenziano la guerra elettronica. Ma i russi hanno ancora grosse lacune nelle trasmissioni, come dimostrano i molti episodi in Ucraina, dove con i vecchi walkie talkie sono stati intercettati più volte». Proprio in Ucraina, intanto, sono presenti anche uomini della Corea del Nord, che hanno creato preoccupazione in Occidente: «Su questo aspetto tranquillizzerei, perché non ritengo che sia personale impegnato direttamente in combattimento, ma piuttosto nel sostegno alla gestione dei materiali Pyongjang ha ceduto alla Federazione e che necessita, per esempio, di manutenzione o di operatori che lo facciano funzionare, nonostante magari standard differenti o semplicemente manuali e scritte in una linga che l'esercito russo non conosce. È lo stesso che accade con i droni iraniani, o con il materiale bellico fornito dall'Occidente alla stessa Ucraina». Di fronte a quasi tre anni di guerra in Ucraina, dunque, Putin prosegue nei suoi programmi, senza però dimenticare il burro: «Finora c'è stato bisogno sia di burro che di cannoni. Gli investimenti militari richiedono impegno, ma questo va bilanciato proprio con l'esigenza – altrettanto stringente – di non far venire meno alla popolazione russa un tenore di vita che risultato importante se non si vuole andare incontro a un malumore crescente che a lungo andare potrebbe diventare pericoloso per la tenuta della Federazione stessa», conclude Cuzzelli. 

Where is Putin's Russia Headed?

Expert Analysis- General Giorgio Cuzzelli, a security expert and professor, examines Russia's objectives and compares them to those of the United States, emphasizing: "Despite Moscow's enormous financial efforts, Washington's defense spending is unparalleled, with a 10:1 ratio in favor of the U.S."

As the war in Ukraine approaches its third winter, it raises questions not only about the battlefield's future but also about the trajectories of the two key players: Ukraine and Russia. NATO's new Secretary-General, Mark Rutte, made Ukraine his first official visit in October, meeting President Volodymyr Zelensky and reaffirming unconditional support for Kyiv, calling it "closer to NATO than ever before." Meanwhile, Russia has significantly increased its military spending, aiming to allocate 32.5% of its budget to defense by 2025, up from 28.3% in 2024. With an additional 3 trillion rubles ($32 billion), Russia's 2024 defense budget will reach 13.5 trillion rubles ($145 billion), akin to Soviet-era levels.

Russia's Economic Strategy

According to several observers, this is a way of "inflate" the Russian economy, after the numerous European sanctions against Moscow's military aggression in Ukraine. Yet the country's GDP has shown a positive trend both in 2023 and this year. According to the estimates of the International Monetary Fund, a final figure for 2024 of +3.2% is expected to be reached, falling to 1.8% in 2025.

Historical Contex

To understand Russia's current direction, one must look back over 20 years.

General Cuzzelli, former general of the Army Brigade, with experience in NATO and missions abroad, today lecturer at several universities and expert analyst of international security and strategic studies for different institutions in Italy and abroad. explains: "Since 2001, the Kremlin has been rebuilding its military from the remnants of the Red Army, a process marked by progress and setbacks." Russia's focus has been on modernizing its conventional land forces to project power and intimidate neighboring countries. This land-based emphasis, he notes, is more feasible than revamping naval or aerial forces, which require more advanced infrastructure.

Certainly one of the objectives of Moscow is the modernization of its military instrument, which however aims at a conventional type terrestrial power, the objective is above all to exert pressure on its own peripheries and be credible to its neighbours.. In a word: implied threat», clarifies Cuzzelli.

What has been strengthened for several years is, therefore, above all the terrestrial component, «which is also the one that can be more easily modernized than, for example, naval and air components, which have few means of transport».

Putin's Objectives

"Drug" the economy, as some people claim, or give new impetus to its own defense with ambitions that go beyond its borders, as in the case of Ukraine?

«Since his inauguration after Boris Yeltsin, the President of the Russian Federation has aimed to reestablish the country's economy, rebuilding an economic cycle of supply and demand that had been destroyed by his predecessor, which will improve the standard of living of the population. This is a clear goal since 2011 – explains the expert – In the first period of Putin's rule, signing agreements with foreign countries and producing consumer goods was the main focus of the economy. Then, in 2007, something has changed».

Since then, however, Moscow has openly expressed that it no longer wants to accept US unilateralism. «Putin clearly states, on the occasion of the Munich Conference, that he does not appreciate and do not share the US leadership – continues Cuzzelli –This marked the start of Russia's assertive military-political stance and its alliance with China's economic ambitions, informally referred to as a "steel pact."»

Although today there is fear of a new Russian expansionism supported by the huge military spending, the expert argues «Today the Kremlin is investing heavily in military equipment, especially after the second Chechen war, to send a clear message: put an end to possible insurgencies on its periphery. On the other hand, the Federation itself is made up of hundreds of ethnic groups, difficult to manage and which for Moscow can only be held together with a clear sign of indissolubility and unity.Even more today Putin realizes that, to face the obvious problems of his military instrument, he needs a more modern and sophisticated one, no longer based only on large numbers. He needs less forces, but more effective and with a greater superiority also in information, which is still a weak point». Often russian armaments have been called outdated. New tests of devices have recently been completed, as in the case of the Russian intercontinental missile Sarmat, which exploded during testing. Publishing some satellite images taken by Ukrainska Pravda in the Russian city of Plesetsk, the project Osint MeNMyRC spoke about flop, recalling that it had been the fourth test of the weapon finished badly. The comparison with the West becomes almost inevitable, first of all with the USA


U.S. vs. Russia: Military Spending

The U.S., by comparison, spends ten times more on defense. According to the U.S. Congressional Budget Office, the Department of Defense's budget, which has already exceeded 801 billion dollars in 2021, and is projected to reach $915 billion by 2031, focusing on naval and aerial advancements.

Today the US has the first resources allocated to the defense sector, with 38% of global military spending. «Attention, however, despite the large investments in defense, remains an obvious disparity compared to the USA: America, whose rearmament is emphasized today, has never "dismantled" its own defense. Russia's $70 billion defense budget pales next to America's $700 billion.

Similarly, China's military is advancing but lacks the operational readiness of the U.S.

The funds allocated to the military sector are also far greater than those of China, which is often cited in the arms programme. One thing, however, is to have plans, even ambitious and modern, a count is the real military capacity. Today, Beijing still does not have hardware and software comparable to those of the United States, so it has men and means ready for use», observes Cuzzelli.


Where are Russia and the US going?

Russian rearmament is undoubtedly a matter for the terrestrial forces after all the Russian military tradition is such, and because there are stronger more than others allows to exert those pressures on its borders already mentioned – Cuzzelli points out – Behind there is the idea that the old Army continues to strike fear.

This is why Moscow is professionalizing the military, modernizing its equipment and continuing to upgrade its mechanization with new tanks, introducing new vehicles for artillery and enhancing electronic warfare. But the Russians still have big gaps in their transmissions, as evidenced by the many episodes in Ukraine, where they were intercepted several times due to old walkie talkies».

In the meantime, there are also men from North Korea in Ukraine who have caused concern in the West: «On this aspect I would reassure, because I don't think that it's personnel engaged directly in combat, but rather in they support the management of materials: Pyongjang has given to the Federation and needs, for example, maintenance or operators who make it work, despite maybe different standards or simply manuals that are written in foreign language that the Russian army doesn't know. It's the same that happens with the Iranian drones, or with the war material supplied by the West to Ukraine itself».

Balancing Guns and Butter

Despite three years of war, Putin continues to balance military ambitions with maintaining living standards to avoid domestic discontent. "The challenge is ensuring both military strength and economic stability, as public dissatisfaction could threaten the Federation's unity," concludes Cuzzelli.

Eleonora LORUSSO