Energia e sostenibilità, via libera all’iniziativa Italo-giordano/Energy and sustainability, green light for the Italian-Jordanian initiative
Lo scorso 2 dicembre il comitato italo-giordano ha approvato un pacchetto di quasi 7 milioni di euro destinato a finanziare due iniziative di transizione energetica nel paese levantino. Il Comitato congiunto riunisce il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica italiano (MISE) ed il Fondo per l'Energia Rinnovabile e l'Efficienza Energetica della Giordania (JREEEF). I due progetti vertono sull'installazione di pannelli solari per garantire il riscaldamento idrico a 33 nosocomi giordani ed ad all'installazione di impianti solari termici per 12mila abitazioni di famiglie a basso reddito.
Come sottolineato dal Capo Dipartimento del MISE, questa decisione è stata l'occasione per rafforzare la cooperazione ambientale con la Giordania (già attiva dal 2018), dando prova di come la cooperazione internazionale possa fornire strumenti pratici atti a promuovere la crescita sostenibile e migliorare la qualità della vita in Paesi emergenti. Questi concetti sono stati rimarcati anche dal direttore esecutivo del JREEEF, che ha ringraziato il MISE per l'impegno e la dedizione profusi nell'iniziativa.
Tramite questo accordo, l'Italia investe sul regno hascemita di Giordania, pressoché privo di riserve idriche e di idrocarburi (a differenza dei suoi scomodi vicini), ma che rappresenta un perno di stabilità ed affidabilità nella regione. La cooperazione tra Amman e Roma non si limita all'ambiente e all'energia, ma è stata complementata negli anni da accordi sul piano della politica e della difesa. Il finanziamento di questi due progetti energetici si inserisce nel contesto dell'ambizioso Piano Mattei che, nonostante sia pensato specificatamente per il continente africano, mira in una prospettiva generale a far evolvere il ruolo dell'Italia nel contesto dello sviluppo e della cooperazione internazionale in aree strategiche tanto per il nostro Paese quanto per l'Unione Europea stessa.
Risulta dunque necessario investire nelle relazioni bilaterali con la Giordania, ai fini di avere un fidato interlocutore nella regione, specialmente alla luce dell'attuale e sanguinoso conflitto a Gaza.
Energy and sustainability, green light for the Italian-Jordanian initiative
Last December 2, the Italian-Jordanian committee approved a package of almost 7 million euros intended to finance two energy transition initiatives in the Levantine country. The Joint Committee brings together the Italian Ministry of the Environment and Energy Security (MISE) and the Jordanian Renewable Energy and Energy Efficiency Fund (JREEEF). The two projects focus on the installation of solar panels to guarantee water heating in 33 Jordanian hospitals and the installation of solar thermal systems for 12 thousand homes of low-income families.
As underlined by the Head of Department of the MISE, this decision was an opportunity to strengthen environmental cooperation with Jordan (already active since 2018), demonstrating how international cooperation can provide practical tools to promote sustainable growth and improve quality of life in emerging countries. These concepts were also highlighted by the executive director of the JREEEF, who thanked the MISE for the commitment and dedication shown in the initiative.
Through this agreement, Italy invests in the Hashemite kingdom of Jordan, practically devoid of water and hydrocarbon reserves (unlike its inconvenient neighbors), but which represents a cornerstone of stability and reliability in the region. Cooperation between Amman and Rome is not limited to the environment and energy, but has been complemented over the years by agreements on the political and defense level. The financing of these two energy projects is part of the ambitious Mattei Plan which, despite being specifically designed for the African continent, aims in a general perspective to evolve Italy's role in the context of development and international cooperation in areas strategic both for our country and for the European Union itself.
It is therefore necessary to invest in bilateral relations with Jordan, in order to have a trusted interlocutor in the region, especially in light of the current and bloody conflict in Gaza.
Luca MOZZI