Il discorso di Netanyahu al Congresso americano/Netanyahu's speech to the US Congress
Mercoledì il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato a una sessione congiunta del Congresso degli Stati Uniti, difendendo la gestione della guerra a Gaza da parte di Israele e ringraziando gli Stati Uniti per il loro sostegno bipartisan. Ha risposto alle critiche internazionali secondo cui Israele avrebbe fatto troppo poco per proteggere i civili e starebbe affamando la popolazione di Gaza, respingendo queste accuse come totali assurdità. Il premier israeliano ha sottolineato che Israele ha permesso l'ingresso di oltre 40.000 camion di aiuti a Gaza, ha accusato Hamas di rubare i beni destinati ai civili e ha negato la responsabilità israeliane per le pesanti perdite civili, affermando che l'IDF ha fatto sforzi significativi per avvertire i palestinesi dei pericoli, tramite volantini, messaggi di testo e telefonate. Ha incolpato Hamas per aver messo i civili in pericolo utilizzando scuole, ospedali e moschee per operazioni militari, nonostante molti critici sostengano che Israele non sarebbe comunque esonerata dall'obbligo di proteggere i civili secondo il diritto internazionale.
Durante il discorso, Netanyahu ha menzionato sia il Presidente Biden che l'ex Presidente Trump, ringraziandoli per il loro sostegno. Ha cercato di valorizzare le differenze all'interno della società israeliana, citando soldati di origine etiope e beduina presenti nel pubblico, per dimostrare che Israele e il suo esercito non sono omogenei. Ha affermato che i soldati musulmani dell'IDF hanno combattuto con grande coraggio accanto ai loro commilitoni ebrei, cristiani e di altre fedi.
Ha infine provato a delineare un orizzonte di pace, suggerendo che una nuova Gaza potrebbe emergere se Hamas fosse sconfitta e la Striscia venisse demilitarizzata e deradicalizzata, precisando che Israele non cerca di costruire nuovi insediamenti a Gaza. Ha fatto riferimento ai modelli di demilitarizzazione e deradicalizzazione usati in Germania e Giappone dopo la Seconda Guerra Mondiale, ma ha riconosciuto le preoccupazioni diffuse che la guerra attuale possa generare una nuova generazione di gazawi radicalizzati.
Netanyahu's speech to the US Congress
Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu spoke to a joint session of the US Congress on Wednesday, defending Israel's handling of the war in Gaza and thanking the US for its bipartisan support. He responded to international criticism that Israel had done too little to protect civilians and was starving the people of Gaza by rejecting these accusations as complete nonsense. The Israeli prime minister pointed out that Israel allowed more than 40,000 aid trucks to enter Gaza, accused Hamas of stealing civilian goods and denied Israeli responsibility for heavy civilian casualties, saying the IDF did significant efforts to warn Palestinians of the dangers, via leaflets, text messages and phone calls. He blamed Hamas for putting civilians in danger by using schools, hospitals and mosques for military operations, although many critics argue that Israel would still not be exempt from its obligation to protect civilians under international law.
During the speech, Netanyahu mentioned both President Biden and former President Trump, thanking them for their support. He sought to highlight the differences within Israeli society, citing soldiers of Ethiopian and Bedouin origin in the audience, to demonstrate that Israel and its army are not homogeneous. He said Muslim IDF soldiers fought with great courage alongside their Jewish, Christian and other faith comrades.
Finally, he tried to outline a horizon of peace, suggesting that a new Gaza could emerge if Hamas were defeated and the Strip was demilitarized and deradicalized, specifying that Israel does not seek to build new settlements in Gaza. He referred to the models of demilitarization and deradicalization used in Germany and Japan after World War II, but acknowledged widespread concerns that the current war could generate a new generation of radicalized Gazans.
Enrico ELLERO