Il processo di pace e le nuove sfide della Colombia: la crisi del Catatumbo/The peace process and Colombia's new challenges: the Catatumbo crisis

25.01.2025

Negli ultimi giorni, la regione colombiana del Catatumbo, situata nella zona nord-orientale del Paese, al confine con il Venezuela, ha vissuto due massacri che stanno scioccando il Paese. Cinque firmatari dell'accordo di pace del 2016 sono stati uccisi in due distinti attacchi, gettando un'ombra inquietante sulla fragile situazione della sicurezza. Questi episodi mettono in evidenza la condizione di persistente instabilità della regione e l'inefficacia dello Stato nel garantire la protezione per chi ha scelto di abbandonare la lotta armata. Organizzazioni come Human Rights Now, hanno ripetutamente denunciato, negli ultimi anni, la progressiva espansione delle attività dei gruppi armati, aggravata dalla mancanza di un controllo statale efficace, in una zona storicamente più esposta a dinamiche di destabilizzazione.

Il presidente Gustavo Petro ha reagito con rapidità e fermezza a questa nuova ondata di violenza, annunciando un decreto di "conmoción interior", una misura eccezionale prevista dalla Costituzione colombiana per situazioni di grave crisi. Petro ha dichiarato l'adozione di una linea dura, in risposta ad azioni contro i firmatari degli accordi di pace, e ha ribadito l'impegno del governo a rafforzare la presenza statale nel Catatumbo, promettendo risposte concrete e tempestive a garanzia della sicurezza della popolazione locale. Questa misura, che prevede l'invio di forze armate aggiuntive e il rafforzamento delle istituzioni civili locali, mira a stabilizzare nuovamente la regione e contrastare l'influenza dei gruppi armati.

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha espresso profonda preoccupazione per gli ultimi sviluppi, sottolineando che la violenza contro i firmatari dell'accordo di pace rappresenta una grave minaccia al processo di riconciliazione e stabilità del Paese. Attraverso un comunicato ufficiale, Guterres ha ribadito l'importanza di garantire la sicurezza e l'integrazione dei firmatari e ha invitato tutte le parti coinvolte a sostenere il percorso verso la pace.

Il Catatumbo, per la sua posizione strategica e le sue ricchezze naturali, è da decenni al centro di una contesa tra gruppi armati illegali. Dissidenti delle FARC, ELN, bande criminali e cartelli del narcotraffico si contendono il controllo della regione, che è cruciale per la produzione e il traffico di droga. Questo conflitto sembra ulteriormente complicato dalla vicinanza al Venezuela e dalla posizione non collaborativa di Nicolás Maduro, accusato, per ora senza prove evidenti, di connivenza o tolleranza verso alcune di queste organizzazioni. Il confine poroso tra i due Paesi, soprattutto in momenti di instabilità, facilita il passaggio incontrollato di armi e droga, rendendo il Catatumbo un territorio difficile da ricondurre ad una condizione di controllo da parte dello Stato e delle autorità colombiane.

In risposta a questa crisi, il governo di Gustavo Petro ha richiamato la politica della "Paz Total", un ambizioso progetto di trasformazione sociale, lanciato con l'approvazione della legge 2272 del 2022, volto a definire le modalità di negoziazione con tutti i gruppi armati presenti nel Paese e favorire processi partecipativi di pacificazione. L'iniziativa mira non solo a porre fine alle ostilità, ma anche a promuovere trasformazioni strutturali che possano affrontare le radici della violenza. Tuttavia, com'è apparso evidente in ripetute occasioni dell'ultimo triennio, la sua attuazione si presenta come una sfida immensa: i critici hanno più volte sottolineato i rischi derivanti dalla legittimazione indiretta delle organizzazioni criminali ed espresso timori rispetto ad un'ulteriore frammentazione del piano complessivo del processo di pace, già fragile dopo l'accordo del 2016.

Il Catatumbo, con la sua storia di sofferenza e resistenza, rappresenta oggi un banco di prova per il futuro delle politiche di pace in Colombia. Il successo della "Paz Total" dipenderà in buona parte dalla capacità del Governo di affrontare in maniera integrata le nuove sfide della sicurezza e dello sviluppo sociale, culturale ed economico locale. Solo così, con una trasformazione profonda della cultura politica nell'interazione tra istituzioni centrali, gruppi armati e società, sarà possibile immaginare un futuro in cui il Catatumbo possa finalmente superare la condizione permanente di conflitto e diventare un esempio di regione pacificata.

The peace process and Colombia's new challenges: the Catacumbo crisis

In recent days, the Colombian region of Catatumbo, located in the north-eastern part of the country, on the border with Venezuela, has experienced two massacres that are shocking the country. Five signatories to the 2016 peace agreement were killed in two separate attacks, casting an ominous shadow over the fragile security situation. These episodes highlight the condition of persistent instability in the region and the ineffectiveness of the State in guaranteeing protection for those who have chosen to abandon the armed struggle. Organizations such as Human Rights Now have repeatedly denounced, in recent years, the progressive expansion of the activities of armed groups, aggravated by the lack of effective state control, in an area historically more exposed to dynamics of destabilization.

President Gustavo Petro reacted quickly and firmly to this new wave of violence, announcing a decree of "conmoción interior", an exceptional measure provided for by the Colombian Constitution for serious crisis situations. Petro declared the adoption of a hard line, in response to actions against the signatories of the peace agreements, and reiterated the government's commitment to strengthening the state presence in Catatumbo, promising concrete and timely responses to guarantee the safety of the population local. This measure, which involves sending additional armed forces and strengthening local civilian institutions, aims to stabilize the region again and counter the influence of armed groups.

United Nations Secretary General António Guterres expressed deep concern over the latest developments, underlining that violence against the signatories of the peace agreement represents a serious threat to the country's reconciliation process and stability. Through an official statement, Guterres reiterated the importance of ensuring the security and integration of the signatories and invited all parties involved to support the path towards peace.

Catatumbo, due to its strategic position and its natural riches, has been at the center of a dispute between illegal armed groups for decades. Dissidents from the FARC, ELN, criminal gangs and drug cartels are vying for control of the region, which is crucial for drug production and trafficking. This conflict seems further complicated by the proximity to Venezuela and the non-collaborative position of Nicolás Maduro, accused, for now without clear evidence, of connivance or tolerance towards some of these organizations. The porous border between the two countries, especially in times of instability, facilitates the uncontrolled passage of weapons and drugs, making Catatumbo a territory difficult to bring back to a condition of control by the State and the Colombian authorities.

In response to this crisis, Gustavo Petro's government recalled the "Paz Total" policy, an ambitious social transformation project, launched with the approval of law 2272 of 2022, aimed at defining the methods of negotiation with all groups armed forces present in the country and encourage participatory peacemaking processes. The initiative aims not only to end hostilities, but also to promote structural transformations that can address the roots of violence. However, as has become evident on repeated occasions over the last three years, its implementation presents itself as an immense challenge: critics have repeatedly underlined the risks deriving from the indirect legitimation of criminal organizations and expressed fears regarding a further fragmentation of the overall plan of the peace process, already fragile after the 2016 agreement.

Catatumbo, with its history of suffering and resistance, today represents a test bed for the future of peace policies in Colombia. The success of "Paz Total" will largely depend on the Government's ability to address the new challenges of security and local social, cultural and economic development in an integrated manner. Only in this way, with a profound transformation of the political culture in the interaction between central institutions, armed groups and society, will it be possible to imagine a future in which Catatumbo can finally overcome the permanent condition of conflict and become an example of a pacified region.

Luca BARALDI