L’ allarme degli esperti: “L’ intelligenza artificiale non ruberà solo posti di lavoro, ma riscriverà le regole / Expert's warning: "Artificial Intelligence not going to steal jobs, but it'll rewrite the rules"
L'intelligenza artificiale non è più una promessa lontana, ma una realtà che sta ridisegnando il mondo del lavoro con un impatto profondo e trasversale. Il quesito non è più se sostituirà l'uomo, ma in che modo trasformerà interi settori economici e sociali.
"Le professioni basate su compiti ripetitivi e strutturati sono le prime a essere colpite, ma l'AI sta già ampliando il suo raggio d'azione, intervenendo in ambiti tradizionalmente considerati ad alto valore cognitivo", afferma un report congiunto del World Economic Forum e del McKinsey Global Institute. Se un tempo il rischio riguardava solo operai e impiegati, oggi perfino professionisti del settore legale, sanitario e creativo vedono il proprio ruolo ridefinito.
Un esempio emblematico è il settore legale, dove piattaforme come DoNotPay stanno rivoluzionando l'accesso alla giustizia automatizzando ricorsi e redazione di documenti contrattuali. L'AI non solo velocizza i processi, ma sta minacciando la struttura piramidale degli studi legali, riducendo la necessità di praticanti e giovani avvocati. Parallelamente, nel campo medico, sistemi di deep learning come IBM Watson Health dimostrano un'accuratezza diagnostica in alcune aree persino superiore a quella dei professionisti umani, sollevando interrogativi sul futuro delle specializzazioni sanitarie.

Ma la trasformazione non è solo una questione di sostituzione. "Il vero cambiamento sarà la nascita di nuovi ruoli ibridi, che richiederanno competenze trasversali tra tecnologia e creatività - sottolinea un recente studio di Harvard Business Review. Le aziende non cercano più solo programmatori o esperti di machine learning, ma figure capaci di interpretare i dati, gestire l'etica degli algoritmi e comunicare le decisioni dell'AI in modo chiaro ed efficace".
La formazione e l'aggiornamento professionale saranno la chiave per evitare un divario occupazionale senza precedenti. Secondo un'indagine dell'OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development), entro il 2030 il 30% della forza lavoro globale dovrà essere riqualificata per adattarsi alle nuove esigenze. "Non sarà solo una sfida tecnologica, ma un cambiamento culturale: l'adattabilità diventerà la competenza più preziosa nel mercato del lavoro", evidenzia Erik Brynjolfsson, economista esperto di digitalizzazione del lavoro.
Tuttavia, la velocità con cui l'AI sta evolvendo supera la capacità di molte istituzioni di regolamentare il fenomeno.
Il rischio? Una concentrazione del potere tecnologico nelle mani di poche grandi corporation, con conseguenze non solo sul mercato del lavoro, ma sulla stessa struttura sociale ed economica. "Se non verranno introdotte normative adeguate, il futuro potrebbe essere caratterizzato da un divario ancora più netto tra chi governa la tecnologia e chi ne subisce gli effetti", avverte Shoshana Zuboff, autrice de 'Il capitalismo della sorveglianza'".
L'intelligenza artificiale è dunque una minaccia o un'opportunità? La risposta dipenderà dalla capacità di governi, aziende e lavoratori di anticipare il cambiamento, investendo non solo in innovazione, ma anche in politiche di inclusione e riconversione professionale.
Tra vent'anni chi obbedirà e chi comanderà? AI: Sostituzione o Trasformazione?
Expert's warning: "Artificial Intelligence not going to steal jobs, but it'll rewrite the rules"
Artificial intelligence is no longer a distant promise, but a reality that is reshaping the world of work with a profound and transversal impact. The question is no longer whether it will replace man, but how it will transform entire economic and social sectors.
"Occupations based on repetitive and structured tasks are the first to be affected, but AI is already expanding its scope of action by intervening in fields traditionally considered as having a high cognitive value." According to a joint report by the World Economic Forum and the McKinsey Global Institute. Whereas once risk was only for workers and employees, today even legal, health and creative professionals see their role redefined.
An emblematic example is the legal sector, where platforms like DoNotPay are revolutionizing access to justice by automating appeals and drafting contractual documents. AI not only speeds up litigation, it is threatening the pyramid structure of law firms by reducing the need for practitioners and young lawyers. At the same time, in the medical field, deep learning systems like IBM Watson Health demonstrate an even greater diagnostic accuracy in some areas than human professionals, raising questions about the future of healthcare specializations.
But transformation is not just a matter of substitution. " The real change will be the emergence of new hybrid roles, which will require expertise across technology and creativity - says a recent study by Harvard Business Review. Companies are no longer just looking for programmers or machine learning experts, but people who can interpret data, manage the ethics of algorithms and communicate AI decisions in a clear and effective way".
Training and retraining will be the key to avoiding an unprecedented employment gap. According to a survey by the OECD (Organisation for Economic Cooperation and Development), 30% of the global workforce will need to be retrained by 2030 to adapt to new needs. ' It will not only be a technological challenge, but a cultural change: adaptability will become the most valuable skill in the labour market", says Erik Brynjolfsson, an economist with expertise in the digitalization of work.
However, the speed at which AI is evolving exceeds the ability of many institutions to regulate it.
The risk? A concentration of technological power in the hands of a few large corporations, with consequences not only on the labour market but also on the social and economic structure itself. " If appropriate regulations are not introduced, the future could be marked by an even greater gap between those who govern technology and those who suffer its effects", warns Shoshana Zuboff, author of 'Surveillance Capitalism'.
Is artificial intelligence a threat or an opportunity? The answer will depend on the ability of governments, companies and workers to anticipate change by investing not only in innovation but also in policies for inclusion and retraining.
In twenty years who will obey and who will command? AI: Substitution or Transformation?
Antonio Mazzanti