La legge marziale in Corea e l’impeachment a Yoon Suk Yeol/Martial Law in Korea and Yoon Suk Yeol's Impeachment

10.12.2024

Alle 22:27 del 3 dicembre il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha dichiarato in diretta nazionale l'imposizione della legge marziale, con la quale si sarebbe assistito alla cessazione di ogni attività politica, allo scioglimento del parlamento e all'arresto di vari politici del paese. La giustificazione di Yoon è stata quella di "voler proteggere il Paese dalle intrusioni comuniste nordcoreane" atte a rovesciare il governo in carica, accusando in questo caso l'opposizione nell'Assemblea Nazionale di voler cospirare contro di lui. 

Dal momento della proclamazione, la legge è durata in tutto solo 6 ore, durante le quali molti cittadini si sono recati al Parlamento per manifestare contro il provvedimento. Sebbene i militari avessero già circondato la zona per arrestare i parlamentari, all'interno della sede del Legislativo su 300 parlamentari totali 190 presenti (ossia la maggioranza) hanno votato all'unanimità contro il provvedimento del presidente Yoon. 

Dopo il blocco della legge da parte parlamentare, il pericolo è passato sul mandato di Yoon a causa dell'accusa di impeachment. Il presidente, poco prima del voto previsto sabato 7 dicembre, si era scusato sui media televisivi nazionali per l'ansia e i disturbi causati dalla sua decisione sulla popolazione coreana, promettendo che non si verificherà più un evento del genere e giustificando il suo atto come frutto di una condizione di "disperazione personale" verso il suo operato. 

Per far approvare la mozione di impeachment era necessaria la maggioranza qualificata dei 2/3, tuttavia una grossa fetta dei parlamentari del Partito del Potere Popolare, il gruppo politico dello stesso Yoon, ha lasciato il Parlamento al momento della votazione per boicottare la mozione di impeachment fortemente voluta dai rappresentanti dei partiti dell'opposizione (in primis il Partito Democratico di Corea). A quanto pare vi erano solo tre membri del PPP all'interno dell'Assemblea Nazionale al momento della votazione. 

A causa di tale fatto non è stato raggiunto il quorum dei 200 voti per dichiarare l'impeachment, facendo cadere la proposta nel vuoto. Ciò dovrebbe provocare un'intensificazione delle proteste, con la maggioranza del popolo sudcoreano contrario alla bocciatura dell'impeachment. Yoon non può per questo dirsi salvo: il suo governo vacilla e non poco, le sue dimissioni paiono vicine, anche perché il suo stesso partito è contrario alla continuazione del suo governo dopo tale fatto. 

Inoltre la dimissione del Ministro dell'Interno Lee Sang-min e la possibilità che il ministro della Difesa Kim Yong-hyun e il capo di stato maggiore dell'esercito Park An-su potranno subire ripercussioni legali, rende la situazione in Corea del Sud molto instabile. Sul libro bianco del "Centro di studi sul nemico" pubblicato il 2 novembre 2024 in Corea del Nord, Pyongyang identificava nel disastro sociale ed economico del governo Yoon la causa della sua paura di rivolte popolari, spiegando forse così la sua decisione finale di dichiarare la legge marziale proprio in vista della votazione sulla legge di bilancio del 2025, la quale doveva confrontarsi con una maggioranza parlamentare ostile al PPP e alle politiche dello stesso Yoon.

Martial Law in Korea and Yoon Suk Yeol's Impeachment

At 10:27 PM on December 3, South Korean President Yoon Suk Yeol announced the imposition of martial law in a national broadcast. This declaration led to the suspension of all political activity, the dissolution of Parliament, and the arrest of various political figures. Yoon justified his decision by claiming it was necessary to "protect the nation from North Korean communist intrusions" aimed at overthrowing the government. He accused the opposition in the National Assembly of conspiring against him.

The martial law lasted only six hours, during which many citizens gathered at Parliament to protest the measure. Although the military had already surrounded the area to arrest lawmakers, 190 out of the 300 legislators present inside the Assembly (a clear majority) unanimously voted against Yoon's declaration. With Parliament blocking the law, attention shifted to the president's mandate, as he faced the threat of impeachment.

Before the scheduled vote on Saturday, December 7, Yoon apologized on national television for the anxiety and disruption his decision had caused the Korean population. He promised such an event would not happen again, explaining his actions as a result of "personal despair" over his performance as president.

To approve the impeachment motion, a qualified two-thirds majority was required. However, a significant portion of lawmakers from Yoon's party, the People Power Party (PPP), left Parliament during the vote to obstruct the impeachment motion, which was strongly supported by opposition parties, particularly the Democratic Party of Korea. Reportedly, only three PPP members were present in the National Assembly during the vote.

As a result, the necessary quorum of 200 votes for impeachment was not reached, leaving the proposal void. This outcome is expected to intensify protests, as a majority of South Koreans oppose the dismissal of the impeachment motion.

Yoon's political future remains precarious. His government is significantly weakened, and his resignation appears imminent, especially since members of his own party oppose his continued leadership after this event. Moreover, the resignation of Interior Minister Lee Sang-min and the possibility of legal repercussions for Defense Minister Kim Yong-hyun and Army Chief of Staff Park An-su have rendered the situation in South Korea highly unstable.

A report published by North Korea's Center for Enemy Studies on November 2, 2024, noted that Pyongyang viewed the social and economic turmoil of Yoon's administration as a sign of his fear of popular uprisings. This may explain his decision to declare martial law just before the vote on the 2025 budget, which was expected to face opposition from a parliamentary majority hostile to both the PPP and Yoon's policies.

Giampiero BRAIDA