Speciale Festival Internazionale della Geopolitica Europea 2024

01.07.2024

A Venezia il tradizionale appuntamento internazionale dedicato alla geopolitica europea

Il Museo del Novecento di Venezia Mestre ha ospitato dall'8 all'11 maggio la quarta edizione del Festival Internazionale della Geopolitica Europea

di Domenico LETIZIA

Un'articolata analisi dei più attuali argomenti di interesse geopolitico: ordine e disordine internazionale, del ruolo dell'istruzione e della cultura, delle contrapposizioni e integrazioni mediterranee, della difesa europea, della sicurezza, degli scenari futuri, della transizione energetica, dell'intelligenza artificiale, dello spazio, del sud del mondo e nuovi equilibri, delle politiche agricole, sviluppo e salvaguardia dell'ambiente e dell'ordine giuridico mondiale.

Sono stati questi gli argomenti affrontati da rappresentanti delle istituzioni italiane ed internazionali, diplomatici, esperti, giornalisti, imprenditori, militari ed accademici, oggetto dell'ormai tradizionale appuntamento veneziano dedicato ad approfondimenti sulla situazione internazionale.

Il Festival che è stato concluso da un intervento del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, su "Forza e Diritto" e dal Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, si è tenuto. dal 9 all'11 maggio 2024, all'M9 – Museo del '900, propio nei giorni dell'avvicendamento tra il presidente Michele Bugliesi e il neo presidente Vincenzo Marinese, nel suo Auditorium "Cesare De Michelis" la quarta edizione del Festival Internazionale della Geopolitica Europea, tre giorni di incontri e dibattiti sul ruolo dell'Italia e dell'Europa nel governo del mondo.

Inizio dei lavori del Festival Internazionale della Geopolitica Europea con "L'inno dei diritti dell'Uomo", scritto a quattro mani dai fratelli Mazzanti, liberamente ispirato alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (Parigi, 1948), cantato da Carlotta Melchiori. In seguito, Andrea Tomaello, vice sindaco del Comune di Venezia ha ricordato la centralità e la dipendenza di Venezia da scenari e questioni di ordine mondiale. Successivamente viene letto il messaggio scritto da Luca Zaia,:"Ai lavori della quarta edizione del Festival Internazionale della Geopolitica Europea esprimo con la presente lettera non solo la mia vicinanza ideale ma anche la mia più alta considerazione a questa iniziativa che traendo spunto dallo storico ruolo di cerniera che Venezia ha incarnato nei secoli, approfondisce le trasformazioni in corso mediante una visione sistemica. Viviamo in un modo sempre più interconnesso e digitalizzato capire le sfide del presente, anche quando queste ci appaiono inizialmente distanti per geografia e peculiarità culturali, costituisce l'unica chiave di lettura possibile per comprendere il futuro e alla luce di queste considerazioni desidero ringraziare l'intero comitato organizzatore e a tutti coloro che affiancandolo hanno permesso l'organizzazione dell'edizione di quest'anno auguro un grande successo"

Tanti, quindi, gli interventi e i dibattiti con un approccio multidisciplinare.

"Ogni accadimento che ci riguarda è condizionato da quanto accade in un mondo fortemente globalizzato e interconnesso. In quest'ottica, il Festival si propone di approfondire e divulgare le politiche geostrategiche dal punto di vista non della singola realtà nazionale ma da quello ultra statuale ed europeo.- ha sottolineato la giornalista e conduttrice Elonora Lorusso in apertura - Questo non significa ignorare il ruolo e il contributo dell'Italia con la sua specifica storia, la sua identità culturale e antropologica, i suoi interessi economici e produttivi, ma inserirli in un contesto continentale allargato, come si rende indispensabile, in questa congiuntura storica. Obiettivo del Festival, organizzato dal Comune di Venezia, dalla Città metropolitana e dalla Rivista di Affari Internazionali "Atlantis", con il sostegno della Regione del Veneto, in collaborazione con il Circolo di Studi Diplomatici, l'Ufficio Italiano del Consiglio d'Europa, Confindustria Veneto, Europe Direct Venezia e Vela Spa, è quello di proporre Venezia quale centro internazionale di riflessione sulle dinamiche geopolitiche".

Al Festival hanno partecipato anche gli studenti delle scuole superiori del Veneto, nell'ambito del PCTO sull'Introduzione alla Geopolitica organizzato - primo in Italia ha sottolineato l'Assessore regionale Veneto all'Istruzione (ora europarlamentare), Elena Donazzan - da M9, Regione del Veneto e Ufficio Scolastico Regionale, che hanno affiancato l'ufficio stampa nella selezione delle notizie più importanti scaturite nel corso dell'evento.

"La Regione Veneto intende valorizzare il progetto e le tematiche complesse della nostra attualità. In questo Festival la geopolitica viene approfondita grazie agli interventi di numerosi esperti. Un approccio per l'innovazione della didattica e un approfondimento per la nostra contemporaneità.- ha sottolineato Donazzan - Venezia è al centro della storia della geopolitica e della diplomazia. Il limite della nostra società è quello di pensare di avere tutte le informazioni quando, invece, molte tematiche vanno approfondite. Proviamo dunque ad offrire alle scuole qualcosa in più. Il mio assessorato punta alla crescita di questa visione e di tale progettualità".

Numerose le tematiche affrontate durante i lavori del Festival:

Disordine mondialeè stato il tema trattato da Manlio Graziano, professore a SciencesPo e alla Sorbona di Parigi: "Il moltiplicarsi di conflitti a cui assistiamo da tempo sembra sfociato in un tragico disordine mondiale - ha sottolineato nel suo intervento di apertura - Una guerra in piena Europa e il drammatico riacutizzarsi della crisi in Medio oriente hanno contribuito alla percezione che la realtà che ci circonda sia sempre più caotica e incontrollabile. In realtà, un nuovo rodine mondiale che porti benessere e stabilità è possibile o è solo un'evocazione con la quale si cerca di placare l'ansia e la paura provocate dal pericolo di una possibile terza guerra mondiale? La verità è che nella storia non è mai esistito un momento di assenza totale di conflitti. Gli Stati Uniti stanno oggi perdendo qual che resta della loro egemonia stabilizzatrice. Il carattere caotico e conflittuale della politica mondiale è dunque destinato a durare. Solo con questa consapevolezza possiamo affrontare le sfide che ci attendono negli anni a venire".

Europa e Cultura tra passato e futuro è stato l'argomento trattato dal Patriarca di Venezia Mons. Francesco Moraglia: "Come affermato da Macron nel corso della sua recente intervista all'Economist diviene essenziale sottolineare i valori della democrazia. I valori democratici devono essere centrati sul benessere delle comunità, aiutando i più deboli. Vi sono tante guerre nel nostro scenario internazionale e ciò è anche un errore dell'Europa. La fragilità europea è divenuta lampante con la Brexit. La democrazia non è un fatto formale. L'aspetto elettorale non è il punto cardine della democrazia, ma al centro devono esservi i valori della libertà e della partecipazione democratica".

Istruzione e progetti internazionali, con un collegamento diretto con l'Ambasciata italiana negli Stati Uniti d'America:Maria Fusco, Direttrice Ufficio Scuola e Michela Carboniero, Primo Consigliere Culturale dell'Ambasciata hanno descritto il Twinning Project, di seguito l'intervento di Marco Bussetti, Direttore Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, già Ministro dell'Istruzione.

Adriatico e Mediterraneo Orientale tra contrapposizioni e integrazione: "Testimone dello sviluppo di civiltà, l'Adriatico è stato lo sfondo di storie in sé straordinarie come la storia di Venezia, la stessa storia d'Italia, la Storia dei Balcani - ha detto Egidio Ivetic, storico e docente all'Università di Padova - In pochi contesti, perfino su scala mondiale, troviamo affastellati nel tempo e nello spazio tanti aspetti contrastanti eppure connotativi, tanti richiami a civiltà diverse. L'Adriatico è al contempo un mare chiuso, un mare di passaggio, una frontiera tra Oriente e Occidente, un mare che ad un tempo unisce e divide". Arduino Paniccia, docente all'Università di Trieste e Gorizia, esperto di Strategia ha richiamato l'attenzione su alcuni aspetti di attualità, cioè il tentativo di penetrazione cinese in Albania, Greci e persino in Italia con il Porto di Trieste. "L'Italia ha una grande opportunità - ha sottolineato Paniccia - il ruolo di equilibratore nel Mediterraneo allargato che le assegnano un po' tutti ma è una responsabilità che dobbiamo fare nostra senza tentennamenti né ambiguità perché è alla nostra portata senza tentazioni imperiali, ci mancherebbe, ma facendo quello che sappiamo fare a cominciare dalla nostra Marina Militare". Raffaele Speranzon, Senatore e membro della Commissione affari Esteri del Senato della Repubblica ha evidenziato l'azione del Governo con accordi con diversi paesi dell'area, intese che dovrebbero dare i propri frutti nei prossimi mesi ed anni e ha poi parlato di "Venezia succeduta a Bisanzio nel dominio del mare Adriatico che anzi veniva chiamato Golfo di Venezia, con la convivenza e gli scontri con gli Ottomani, fino al sopravvento dell' Impero Asburgico".

Difesa europea e Sicurezza internazionale è il panel con il quale si è chiusa la prima giornata del festival. Partecipanti: Paolo Casardi, Ambasciatore e Copresidente Circolo Studi Diplomatici, Stefano Cont, Generale, Agenzia Europea per la Difesa, Enrico Della Gatta (da remoto), Vice Presidente Responsabile Geopolitical Studies & Advocacy, Fincantieri, Pete Lapp (da remoto), Ex FBI, Massimiliano Lauretti, Contrammiraglio, Capo del 3° Reparto Piani, Operazioni e Strategia Marittima dello Stato Maggiore Marina, Sabrina Zuccalà, 4WardAerospace & Defence. "La via di un auspicabile esercito europeo pare sia finalmente in stato avanzato - ha esordito Casardi - anche se attualmente il numero di soldati a disposizione è ancora del tutto esiguo". Il Generale Cont, dal suo privilegiato osservatorio (Agenzia Europea per la Difesa) ha confermato la volontà europea di andare nella direzione di forze armate unificate. Il Contrammiraglio Lauretti ha descritto l'Operazione Aspides. "Il 19 febbraio, l'Unione Europea ha lanciato la propria operazione navale nell'Oceano Indiano nord-occidentale. Si tratta di EUNAVFOR Aspides (termine derivante dal greco antico che significa "scudo"), operazione difensiva di sicurezza marittima, lanciata in risposta agli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso meridionale. - ha spiegato Lauretti - Attualmente, la flotta incaricata dell'operazione si compone di quattro fregate multiruolo: il Lorraine, inviato dalla Francia (e sostituito, per rotazione, all'Alsace); l'Hessen, fornito dalla Germania (che, per rotazione, ad agosto lo sostituirà con l'Hamburg); l'Hydra, fornito dalla Grecia (che a breve lo sostituirà con il Psara), e, infine, il Fasan, inviato dall'Italia (e andato a sostituire, per rotazione, il Caio Duilio).

Nel primo mese di attività, la flotta ha ottenuto risultati significativi nell'intero spettro dei compiti di difesa navale previsto dal mandato di Aspides, scortando 35 navi e abbattendo oltre una dozzina di droni nemici.". L'importanza di un coordinamento nella produzione militare di armamenti e munizioni, ad esempio, è stata sottolineata dai rappresentanti delle aziende: Della Gatta per Fincantieri per il navale e Zuccalà di 4Ward Aerospace& Defence per il settore delle nanotecnologie deputate sia all'aerospaziale che al sottomarino. Collegamento, infine, .con gli Stati Uniti d'America con l'ex agente Fbi, Lapp

La seconda giornata è stata aperta dall'intervista della giornalista Eleonora Lorusso a Mario Schwetz, Direttore dell'Ufficio Italiano del Consiglio d'Europa. Diritti umani e promozione dell'ambiente sono delle priorità per il Consiglio d'Europa. "Il Consiglio d'Europa è centrato su valori importanti e fondamentali: democrazia, stato di diritto e diritti umani. Sono valori fondamentali e i paesi che non rispettano tali valori sono esclusi dal Consiglio e infatti la Russia non ne fa parte. A Venezia si riunisce quattro volte all'anno la Commissione di Venezia poiché questa città è storicamente al centro di dinamiche legate allo stato di diritto e molta attenzione è dedicata alle logiche internazionali. Voglio ricordare che a marzo proprio a Venezia si è discusso dell'amnistia per la Spagna. È importante progredire nello sviluppo dei progetti europei e della democrazia. Il Consiglio d'Europa cerca di far rispettare i diritti umani di ogni Paese e tentiamo di far pressione per la crescita dei valori democratici. In Europa possiamo affermare che lo stato di diritto è evoluto e avanzato mentre in altri Paesi dobbiamo lavorare per far accrescere la democrazia. Lo sviluppo economico europeo è anche il frutto della società e del sistema giuridico che ci caratterizza. La Russia ad esempio investe molto nella Difesa e nell'industria militare ma come vive la popolazione in Russia? Come possiamo descrivere lo stato della democrazia in Russia?", ha ribadito Mario Shwetz .

Scenari futuri, intelligenza artificiale ed energia:al Panel hanno partecipato Andrea Bos, Presidente Hydrogen Park; Diego Ciulli da remoto, Public Policy di Google Italia, Andrea Gilli, Senior Researcher alla NATO Defense College; Riccardo Meggiato, Consulente in cyber-security; William Nonnis da remoto, Analista tecnico per la digitalizzazione e l'innovazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Michele Viglianisi, Responsabile HSEQ Energy Evolution di Eni. Il presidente di Hydrogen Park ha trattato l'attualità del Green deal europeo, analizzando la complessità energetica della nostra contemporaneità e il rapporto che sussiste tra idrogeno, nucleare e diversificazione energetica. Ponendo l'accento sul ruolo fondamentale di Venezia nello sviluppo della tecnologia dell'idrogeno, Bos ha trattato il focus dell'indipendenza energetica con un occhio attento allo sviluppo continuo in settori chiave come il Porto di Venezia, ora in competizione con Rotterdam e Amburgo per i traffici commerciali. Michele Viglianis ha trattato di trasformazione e riciclo dei materiali: "una sfida con la quale l'industria chimica si sta e dovrà ulteriormente misurarsi negli anni a venire. Il tempo risulta il più grande ostacolo per quanto riguarda la realizzazione di tale progettualità. La transizione verso pratiche più sostenibili richiede un impegno costante e paziente, poiché ogni cambiamento significativo richiede il tempo necessario alla sua attuazione". Secondo gli esperti la decarbonizzazione è cruciale: con l'adozione dei biocarburanti e dell'elettrificazione nel settore automobilistico, potremmo ridurre fino al 25% delle emissioni globali. In seguito è intervenuto Diego Ciulli il quale ha sostenuto che l'avvento di Internet è un altro elemento centrale per la geopolitica. "L'Europa sta affrontando questa sfida regolamentando l'ambiente digitale con normative comuni, collaborando strettamente con gli Stati Uniti per garantire coerenza e sicurezza. L'introduzione dell'Intelligenza Artificiale ha segnato un cambiamento radicale, un impatto tangibile nel settore industriale e nella promozione della cooperazione", ha ribadito l'esperto di Google Italia. Andrea Gilli ha affrontato la tematica della superiorità tecnologica dei Paesi occidentali e le dinamiche economiche europee. Secondo Riccardo Meggiato invece uno dei principali pericoli legati all'IA risiede nella saturazione dei dati che potrebbe compromettere la sicurezza dei sistemi informatici. "L'IA è capace di elaborare una vasta quantità di informazioni in tempi estremamente brevi, ma ciò comporta il rischio di una dipendenza eccessiva da una base dati potenzialmente insicura", ha rilanciato Meggiato. Intervenendo online l'esperto Nonnis ha affermato. "L'obiettivo cruciale che dobbiamo tutti perseguire è educare la comunità globale sull'uso responsabile della tecnologia. In un'epoca in cui la tecnologia influenza così profondamente ogni aspetto della nostra vita è fondamentale garantire che tutti abbiano le competenze necessarie per utilizzarla in modo costruttivo e consapevole. Educazione digitale significa non solo insegnare le competenze tecniche, ma anche promuovere la consapevolezza sui rischi e le implicazioni etiche legate all'uso della tecnologia. Solo attraverso un'educazione solida possiamo massimizzare i benefici della tecnologia mentre mitighiamo i potenziali rischi e le disuguaglianze digitali".

Spazio e Geopolitica: La space economy e la ricerca spaziale al centro dei lavori del Festival Internazionale della Geopolitica europea con un panel dedicato allo "Spazio e Geopolitica". Il panel ha visto la partecipazione di Davide Cipelletti, Generale dell'Ufficio Spazio SMD; Alessio Grasso, Manager della società Dallara Aerospace & Defence; Danilo Rubini, Responsabile delle Relazioni con l'UE dell'Agenzia Spaziale Italiana; Stefano Stefanile, Responsabile Relazioni Istituzionali dell'Avio Spa e Sirio Zolea, Ricercatore dell'Università Roma Tre. Il generale Cipelletti ha esaminato le competenze dell'Ufficio Spazio SMD nella definizione di politiche legate all'innovazione tecnologica, alla cooperazione internazionale, alla gestione dei programmi della Difesa e al supporto per il Gabinetto del Comitato interministeriale per le politiche spaziali e aerospaziali. "La strategia spaziale è un insieme di contesto nazionale e internazionale. Una volta si guarda allo spazio con meraviglia mentre oggi vanno emergendo diverse preoccupazioni legate alla competizione aggressiva tra soggetti ed entità diverse. L'assenza di un quadro normativo chiaro è il più grande problema per le politiche spaziali. Attori importanti da monitorare sono la Cina e la Russia che sembrerebbero alleate ma hanno priorità aerospaziali completamente differenti", ha ribadito il Generale. L'aerospazio italiano si contraddistingue anche per l'affermazione di eccellenze italiane. L'Avio è una realtà italiana conosciuta in tutto il mondo per le tecnologie legate alla propulsione spaziale. "Grazie alla propulsione spaziale italiana riusciamo ad affermarci anche nel campo dell'industria satellitare e in quella dei servizi digitali e di telecomunicazione", ha affermato Stefano Stefanile. Una realtà che merita profonda attenzione è quella dell'Agenzia Spaziale Italiana che gestisce tutte le attività spaziali italiane. "Le attività spaziali italiane interessano molte istituzioni ministeriali. Le politiche estere e quelle legate alle comunicazioni sono pilastri importanti che vanno valorizzati. La trasversalità delle attività spaziali è enorme. L'ASI si occupa di osservazione della terra, trasporto innovativo ed esplorazione spaziale", ha ribadito Danilo Rubino. Alessio Grasso, manager della Dallara Aerospace&Defence ha soffermato l'attenzione sugli esperimenti scientifici della Difesa e sul protagonismo delle società private che diventano sempre più importanti nell'affermazione di nuove tecnologie e prodotti per lo spazio. Sirio Zolea dell'Università Roma Tre ha posto l'attenzione sui trattati internazionali e la governance spaziale. "Le logiche del libero mercato e del mito della frontiera toccano anche lo spazio e va emergendo il ruolo dei privati nella corsa allo spazio. La Cina invece ha una visione differente e punta all'egemonia delle strutture pubbliche per la corsa allo spazio. L'Europa punta su un modello centrato sul partenariato pubblico - privato", ha ribadito il professore dell'Università Roma Tre. In conclusione, nessun governo nazionale ha autorità sui diritti di proprietà nello spazio, garantendo di fatto al momento un ambiente con una regolamentazione assente e con un controllo difficile e impegnativo.

Il Sud del Mondo nei nuovi equilibri mondiali: il giornalista Oliviero Bergamini, ha moderato Massimo Ambrosetti, Ambasciatore d'Italia a Pechino (collegato da remoto); Luigi Di Maio, Rappresentante speciale dell'Unione Europea per la regione del Golfo, ex Ministro degli Esteri; Maurizio Melani, Ambasciatore, Copresidente del Circolo di Studi Diplomatici; Antonio Parenti, Direttore della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia. Ambasciatore di Pechino

"La politica estera cinese è permeata da quella che possiamo definire un atteggiamento di civiltà - ha sottolineato Ambrosetti -È importante capire che la Cina del ventunesimo secolo ha avuto un enorme rielaborazione teorica delle proprie direttrici. La questione di Taiwan è stata una di quelle più spinose, definita una delle linee più rosse. Le rivendicazione della Cina popolare su Taiwan dimostrano una rivendicazione basata sul fatto che Taiwan fa parte culturalmente della Cina. Dopo L'ucraina e gaza, C'è una rielaborazione cinese sui doppi standard dell'Occidente"

"Il Sud del mondo è una tematica molto importante perché è caratterizzato da una crescita demografica continua - ha detto Luigi Di Maio - negli anni in cui sono stato ministro degli Esteri ho visto l'aprirsi di una narrazione per la quale esiste un Sud globale ma anche una polarizzazione del resto del mondo contro l'Occidente, se vediamo gli eventi post 2020 possiamo osservare ciò con i vaccini, il ritiro dei soldati americani dall'Afghanistan, poi abbiamo visto l'Ucraina, li c'è stata un'altra polarizzazione in cui si è inserita una narrazione per la quale l'Occidente è stato il provocatore. Il sud globale diventa sempre importante perché è una parte del mondo che cresce demograficamente, in Niger l'età media è di 17 anni in Italia è di 48. L'Unione europea è la prima in green economy ma questo vuol dire ricercare materie prime. Il vero grande tema è che nonostante questa narrativa sia alimentata contro di noi, perché nel sud del mondo guardano al nostro sistema economico, lasciamo perdere quello valoriate perché ci sono culture diverse".

"Il fenomeno della globalizzazione ha determinato nuovi equilibri… - ha sottolineato Melani - che per alcuni paesi corrisponde a un recupero di ruoli avuti anche nel passato, la Cina, dopo la rivoluzione industriale, alla fine della seconda metà del 700, aveva un pil che costituiva i due terzi della produzione industriale mondiale. Nel 1990, quando stava prendendo vita il fenomeno della globalizzazione, i paesi dell'Oxe contavano un consumo energetico del 55%; la Cina del 7% e il resto del mondo de il 38%. Attualmente i paesi dell'Oxe costituiscono un consumo energetico pari al 35%; la Cina 25%; mentre il resto del mondo il 40%".

"Il collante che tiene insieme questi paesi è l'anti occidentalismo - ha detto Parenti - l'Unione europea sta iniziando ad entrare in un ottica di lavoro collettivo, il meccanismo che sta funzionando attualmento è il cosiddetto 'team union'. La verità è che laddove c'è un investimento cinese c'è anche del malcontento locale. È qui ed allora che si deve intervenire".

Lidia Bastianich, cuoca, scrittrice e soprattutto imprenditrice italo-americana, è intervenuta a distanza quale testimonial del cibo e della cucina italiana nel mondo

"Il cibo è la cultura del luogo dal quale si proviene - ha sottolineato -Il mio piatto preferito è il baccalà mantecato, del resto sono stata una prfuga istriana e da bambina ho vissuto anche se brevemente a Venezia".

Sfamare il mondo e salvare l'ambiente:Le prospettive e le problematiche globali legate all'alimentazione e allo sviluppo sostenibile in Europa e nel Sud del Mondo sono state tra le tematiche affrontate durante i lavori del Festival internazionale della Geopolitica europea. Il pomeriggio della giornata del 9 maggio ha visto un colloquio del giornalista Fabrizio Stelluto con il senatore Luca De Carlo, Presidente della Commissione agricoltura del Senato della Repubblica. Il senatore De Carlo ha evidenziato il percorso politico alimentare italiano degli ultimi venti anni e le preoccupazioni per la filiera agricola nazionale innescate dalle scelte europee su clima e ambiente. Successivamente si è svolto il panel "Sfamare il mondo, salvare l'ambiente" con gli interventi di Cristina Tinelli, Direttore Relazione UE ed Internazionali Confagricoltura; Maurizio Melani, Ambasciatore, Copresidente del Circolo di Studi Diplomatici; Marco Aurelio Pasti, Accademia Italiana dei Geografi e Francesco Vincenzi, Presidente Irrigants d'Europe, moderati da Fabrizio Stelluto. "Bisogna agire subito in Europa dove stiamo assistendo alle problematiche innescate dai cambiamenti climatici. Sfamare il mondo e salvare l'ambiente è una priorità europea e una sfida globale e chiediamo un ulteriore sforzo istituzionale: l'Unione europea deva raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. L'impatto climatico e la produzione di cibo in Europa segue la strategia Farm to Fork ma tali scelte stanno innescando delle problematiche nella produzione europea. Chiedo ai giovani di valutare con attenzione il rapporto tra ambiente e agricoltura, serve buon senso, serve la scienza e la fiducia nel confronto con chi di agricoltura vive", ha ribadito Cristina Tinelli. Raggiungere gli obiettivi fissati dall'agenda europea è necessario per lo sviluppo sostenibile secondo l'Ambasciatore Maurizio Melani. "Bisogna combattere la deforestazione a livello globale e ciò è essenziale anche per contrastare le emissioni di carbonio", ha rilanciato l'ambasciatore Maurizio Melani. L'attenzione sulle nuove tecnologie, la genomica, la necessità di nuove infrastrutture capaci di trattenere maggiori quantità d'acqua da utilizzare nei momenti di bisogno, la consapevolezza che viviamo in un ambiente complesso, per la cui salvaguardia vanno perseguiti obiettivi realistici, definendo azioni realizzabili e il confronto pubblico europeo sui vari aspetti legati agli Ogm sono stati i focus centrali affrontati da Marco Aurelio Pasti, dell'Accademia Italiana dei Geografi, e da Francesco Vincenzi, Presidente Irrigants d'Europe. Peraltro, la situazione attuale ad oggi sull'accesso all'acqua per le Alpi è preoccupante, in quanto, la mancanza dell'acqua nei laghi alpini, oltre a un manto nevoso abbastanza scarso rispetto alle essenziali esigenze, sta generando grandi preoccupazioni.

Le conclusioni del Festival hanno visto la presenza di Luigi Brugnaro, Sindaco della Città di Venezia con la Giornalista Rai Elisa Billato e del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, con il Direttore Responsabile de Il Gazzettino, Roberto Papetti. "La riforma della giustizia non vuole eliminare l'indipendenza della magistratura. - ha ribadito Nordio - Sono stato per decenni un magistrato e mai vorrei sabotare le attività della magistratura ma posso dire con convinzione che la riforma della giustizia sarà fatta". La riforma deve affrontare il passaggio a Montecitorio e se non ci saranno intoppi sarà approvato definitivamente. "È stato costituito a Venezia un gruppo di lavoro sulla giustizia che si riunisce periodicamente per affrontare grandi temi della nostra attualità: l'intelligenza artificiale e le sue conseguenze. L'IA è uno strumento per l'uomo e va controllata e monitorata perché può apportare delle importanti migliorie per l'azione dell'uomo e dell'umanità. Il timore attuale è che possa sostituire l'uomo. L'altra problematica è che possa manipolare le notizie e creare un mondo irreale con i dati di persone reali, rovinando la vita di molti individui", ha ribadito il Ministro. Carlo Nordio ha trattato anche della problematica emergente legata alla diffusione del potente oppioide sintetico, 50 volte più potente dell'eroina, "il Fentanyl" il cui abuso può avere conseguenze letali. "Costa poco ma può avere danni estremamente gravi. In America ci sono già 60.000 morti e anche in Canada si registra un preoccupante aumento dei consumi. Anche in Italia va diffondendosi tra i giovani e va fermata", ha ribadito Nordio. Il ministro è intervento anche sulla recente protesta degli studenti contro la ministra Roccella intervenuta agli Stati generali della natalità e fortemente contestata da numerosi studenti. "A chi ha zittito la ministra Roccella togliendole il diritto di esprimere le proprie idee dico di andare a vivere in Russia da Putin", ha rilanciato il ministro.

Sono inoltre intervenuti, nel corso del festival, Farian Sabahi, Scrittrice, Ricercatrice Senior in Storia Contemporanea all'Università dell'Insubria (in questo numero di Atlantis, una sua intervista esclusiva a firma Eleonora Lorusso); Nello Musumeci, (videointervento), Ministro per la protezione civile e le politiche del mare dell'Italia, Raffaele Fitto (videointervento), Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Adolfo Urso (videointervento)

Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Luca De Carlo, Presidente Commissione Agricoltura del Senato della Repubblica.

Presenti, come in tutte le edizioni precedenti, gli studenti della Facoltà di Relazioni Internazionali dell'Università di Gorizia, redattori della rivista Sconfinare.

Gran finale nell'ultima giornata con un concerto per violoncello eseguito dal musicista Federico Motta.