Ucraina: sostegno della Francia e di Macron
In un'intervista alle emittenti francesi TF1 e France Television il Presidente francese Emmanuel Macron ha ripetuto con enfasi ancora maggiore un concetto già espresso nelle ultime settimane: il sostegno all'Ucraina è di vitale importanza per la sicurezza europea e limitarlo potrebbe portare ad una vittoria militare della Russia che avrebbe conseguenze catastrofiche per la pace e la stabilità internazionale. Per Macron la sconfitta di Kyiv ridurrebbe a zero la credibilità europea ed esporrebbe l'intero continente ad una minaccia esistenziale.
Il Presidente francese non ha escluso la possibilità di inviare truppe francesi in Ucraina qualora la situazione sul campo lo richiedesse e ha criticato gli alleati occidentali per essersi posti troppi limiti sul sostegno all'Ucraina sin dall'inizio dell'invasione. Tracciare troppe linee rosse è un atteggiamento che rischia di essere interpretato come un segnale di debolezza dal regime di Putin, che proprio nei giorni scorsi si è detto pronto ad utilizzare armi nucleari se minacciato.
Macron non ha fornito dettagli su un ipotetico invio di truppe in Ucraina, preferendo restare vago, ma ha specificato che la Francia non inizierà un'offensiva contro la Russia e che Parigi non è in guerra con Mosca. Tuttavia ha ribadito che l'Ucraina si trova in difficoltà sul campo di battaglia perciò il supporto militare alle forze armate di Kyiv da parte dell'Occidente dovrà essere ancora più deciso. Abbandonare l'Ucraina al proprio destino non sarebbe un modo per arrivare più in fretta alla pace, bensì un modo per condannare l'intera Europa all'insicurezza e all'instabilità. La pace richiede forza, questo in sintesi il pensiero espresso dal Presidente francese.
Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani dal canto suo ha replicato che l'Italia esclude l'ipotesi dell'invio di truppe italiane in Ucraina, aggiungendo che l'obiettivo del governo è quello di consentire all'Ucraina di potersi difendere da sola.
EE